Il Salento offre molto più di “sole mare e ientu”!

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Stiamo per avventurarci insieme a voi alla scoperta di una terra tra le più ricche di storia nell’intero panorama turistico italiano. Il Salento è in grado infatti di offrire testimonianze archeologiche stupefacenti, che documentano come l’area fosse abitata già a partire dal Paleolitico: parliamo di qualcosa come 80.000 anni fa!

Archeologia nel Salento

Tutto il territorio della Provincia di Lecce è infatti disseminato di Dolmen e di Menhir, che sono costruzioni di origine indoeuropea dalla destinazione per certi versi ancora controversa. C’è chi identifica in essi delle strutture funerarie, chi invece le associa solo a costruzioni propiziatorie di civiltà strettamente legate a culti pagani di litolatria. Conta poco, per il turista, chi abbia ragione, perché la loro imponenza è più che sufficiente a lasciare senza fiato!
Il fiorire degli studi archeologici sul Salento ha poi trovato ulteriore terreno fertile quando ci si è resi conto che le innumerevoli grotte costiere, tutte di origine carsica, sono letteralmente traboccanti non solo di graffiti che mostrano scene di caccia o di vita quotidiana datate oltre 10.000 anni fa, ma anche di manufatti ed utensili. Alcuni esempi sono rappresentati dalle Grotte dei Romanelli e da quelle di Zinzulusa, ma un’escursione su entrambi i litorali garantisce di scoprirne numerose altre!

Lo stile Barocco in provincia di Lecce

Abbiamo scelto, per questo nostro reportage sul Salento, un tema turistico meno diffuso e comune perché di certo sapete già tutto sul patrimonio balneare delle sue coste, una meta molto ambita, ed abbiamo preferito puntare i riflettori su temi meno convenzionali per turisti quasi “radical chic”.
Per un viaggiatore esigente e che si aspetti un arricchimento culturale ed una memorabile esperienza, un soggiorno in un b&b a Lecce o nella sua variopinta provincia si rivelerà essere in tal senso una autentica manna, perché permetterà di riempirsi gli occhi e lo spirito anche della sfrenata euforia di un apparato scenografico ed architettonico che prende il nome di Barocco Leccese, un unicum su tutto il suolo italiano sorto a seguito del forte impulso alla rigenerazione voluto dalle autorità locali in pieno 1600.

Si cercò infatti come spronare le genti, oppresse e demoralizzate dopo un lungo periodo oscuro, ad una rinascita e ad una ripresa delle attività anche economiche, e la chiave fu individuata proprio nell’ostentata opulenza delle facciate riccamente istoriate con simboli di abbondanza, di speranza, di gioia.
Fregi araldici, figure mitologiche, ornamenti floreali ma anche scene e simbologie religiose sono così stati impressi nella tenerissima Pietra Leccese prima di consolidarla con speciali tecniche che ci hanno conservato intatti fino ad oggi questi manufatti anche nella loro sorprendente caratteristica cromatica di riflettere in maniera diversa la luce a seconda dell’incidenza dei raggi solari.

Il Salento e l’Oriente

Aver assunto un ruolo storico di ponte culturale tra l’Oriente e l’Occidente ha comportato però per il Salento anche il radicarsi di tradizioni ed usanze di origine prettamente bizantina, con la presenza di chiese, opere ed affreschi che tradiscono pesantemente tale influenza.
Il mondo arabo e bizantino fa bella mostra di sé anche nella gastronomia ed in particolare nella preparazione dei dolci, influenzata da ingredienti quali mandorle, miele, cannella, o per la sopravvivenza di un dialetto quasi “di nicchia” chiamato Griko che fonde elementi salentini con quelli linguistici greco-bizantini.

Con questo nostro affresco di certo non esaustivo abbiamo voluto dimostrarvi quanto sia semplice allontanarsi dai sentieri di un turismo “scontato” o banale e basato solo su tematiche balneari: speriamo di essere riusciti a spronare la vostra curiosità nell’esplorare il Salento con occhi diversi!