Cosa vedere in Maremma con i bambini a primavera

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La Maremma a primavera

La Maremma è quel territorio dai paesaggi incantevoli che i più identificano con la provincia di Grosseto: spiagge selvagge, foreste lussureggianti e zone paludose sono solo alcuni dei contesti naturalistici che caratterizzano la Maremma. La primavera, con i primi tepori e con il turismo di massa rimandato di qualche mese, è il periodo migliore per scoprire la Maremma con i bambini, vivendo esperienze green tra parchi e borghi dalla struggente bellezza.
Ecco alcune mete consigliate da visitare in Maremma con tutta la famiglia.

 

Riserva Naturale di Daccia Botrona

A circa 30 km da Grosseto ed a due passi dal pittoresco borgo di Castiglione di Pescaia, sorge una delle più importanti zone paludose di tutta Europa: la Riserva Naturale di Daccia Botrona, nata dal prosciugamento del Lago Prile, avvenuta nel XIX secolo. Su una superficie di 700 ettari si è formato un preziosissimo ecosistema che è oggi habitat naturale di specie vegetali ed animali assai preziose: un’escursione nella riserva permette di ammirare orchidee selvatiche, cannucce e giunchi lacustri ma soprattutto uccelli.

La Riserva, attraverso la sua organizzata rete di sentieri e ponticelli, è infatti il luogo perfetto per gli amanti del birdwatching o per i piccoli ornitologi in erba: avranno infatti la possibilità di scorgere il falco pellegrino, i nibbi, le albanelle, i cuculi ed i leggiadri fenicotteri rosa. Una giornata presso la Riserva Naturale di Daccia Botrona potrà concludersi degnamente presso la settecentesca “Casa Rossa Ximenes”, costruita con lo scopo di separare le acque dolci da quelle salate, considerate a quei tempi causa della malaria che affliggeva la popolazione locale. I bambini potranno divertirsi tra le proiezioni delle immagini della riserva direttamente sul pavimento ligneo ma soprattutto con il gioco dell’avvistamento degli uccelli, predisposto appositamente per i piccoli visitatori.

 

Le Cascate del Mulino

Le Cascate del Mulino di Saturnia sono uno dei gioielli naturalistici della Maremma. Chiamate dai locali Cascatelle, non sono altro che le terme libere più belle della Toscana e sorgono sulla strada che da Saturnia porta al borgo medioevale di Montemerano.

Il fascino delle Cascate del Mulino è essenzialmente legato alla lussureggiante natura circostante che le lambisce ed al vecchio mulino in disuso che ne da il nome: in questo paradiso terrestre, grandi e piccoli potranno rilassarsi e curare il proprio benessere psichico e fisico nelle piscinette naturali create grazie all’erosione effettuata nei secoli dalla sovrastante cascata di acqua sulfurea.

Le acque, provenienti direttamente dal monte Amiata, sono ricchissime di minerali e di Plancton Termale, utilizzato addirittura nelle SPA per i fanghi. A beneficiarne sarà in particolare la pelle, l’apparato muscolo-scheletrico e quello respiratorio.

Per un’esperienza davvero indimenticabile, è consigliato immergersi nelle calde acque delle Cascate del Mulino di sera, quando il vapore, sollevandosi, darà vita ad una nebbiolina davvero magica: quale momento migliore per raccontare ai bambini la leggenda legata alle cascatelle, secondo la quale fu Giove ad aver creato queste fonti termali, scagliando furente un fulmine contro il padre Saturno che vagava per l’attuale Maremma.

 

Il Giardino dei Tarocchi

Nei pressi di Pescia Fiorentina, in località Garavicchio, sorge il Giardino dei Tarocchi, vero paradiso ricco di forme e di colori che allieterà i più piccoli ed i più grandi, attirati questi dal significato recondito del parco.

È stata l’artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle ad ideare questo luogo onirico ricco di stravaganti e colorate sculture, portandolo a compimento dopo ben 17 anni. Il verdeggiante giardino ruota attorno alle 22 arcani principali dei tarocchi, sotto forma di statue realizzate in cemento ed acciaio, decorate con specchietti, vetro e ceramiche colorate.

Qualsiasi bambino rimarrà affascinato entrando in questo parco che gli apparirà come un mondo di fiaba dove la fantasia regna sovrana. Tra le varie sculture non si può non rimanere entusiasti davanti alla Papessa dalla cui bocca sgorga una cascata che va a finire in una piscina dove sorge la Ruota della Fortuna; l’Albero della Vita mostra teste di serpente al posto dei rami mentre la Temperanza è un igloo ricoperto di ceramiche e di specchi, all’interno del quale si possono scorgere piccole sculture rappresentanti gli animali.

Infine c’è il Castello dell’Imperatore: con le sue torri ed il suo elegante cortile, con tanto di fontana e circondato da colorate colonne, riporterà certamente alla memoria dei visitatori più grandi l’architettura catalana del genio artistico di Gaudì.

 

Parco Archeologico di Baratti e Populonia

Se c’è un luogo che affascina i piccoli Indiana Jones sono città perdute ed antiche tombe: il sito Archeologico di Baratti e Populonia merita una visita da parte di tutta la famiglia, per lo straordinario mix tra storia e natura che propone soprattutto in occasione delle tiepide giornate primaverili. Quello che si rivela un vero e proprio museo a cielo aperto sorge tra il Golfo di Baratti ed il promontorio di Piombino, sul luogo dove in passato sorgeva la città etrusco-romana di Populonia.

Le Necropoli di San Cerbone, risalenti al periodo tra il III e il V a.C., sono molto affascinanti, dalla Tomba del Bronzetto a due passi dalla spiaggia fino alla Tomba dei Carri: all’interno il visitatore è avvolto dal melodioso suono di antichi strumenti musicali che, nella camera sepolcrale vera e propria, si aggiungono ai versi narranti dell’Odissea.

L’Acropoli di Populonia viene scoperta attraverso un percorso tra le vestigia di templi con tanto di basamenti e di domus con stabilimenti termali, con la possibilità inoltre di ammirare ricostruzioni di splendidi mosaici quali quello marino dei pesci. Molto interessante è la Capanna Attica, vale a dire la ricostruzione di un’abitazione tipicamente etrusca.

I più piccoli infine si divertiranno anche all’interno del Centro di Archeologia Sperimentale “Davide Mancini”: raggiungendo infatti il parco nel fine settimana è possibile per i piccoli visitatori partecipare a dei laboratori didattici, al fine di produrre con le proprie mani manufatti e vari utensili seguendo rigorosamente le tecniche di lavorazione dei popoli antichi, dagli etruschi ai romani.